2. Analisi del contesto e dei bisogni del territorio
L'economia del territorio piacentino, come quella nazionale è incentrata sull’industria, che rappresenta solo il 30% dell’occupazione, ma incide fortemente sui servizi, che occupano la maggioranza dei lavoratori.
La specializzazione produttiva nell'automazione industriale è rimasta forte e coinvolge un importante numero di aziende ed un tessuto vivace di piccole e medie imprese, subfornitori e artigiani, ma soprattutto una dotazione di manodopera con spiccate capacità produttive e tecnologiche.
Punti di eccellenza sono presenti nella robotica e nell'automazione industriale. Settore in espansione negli ultimi anni è quello della logistica, che ha visto l'insediamento in città e in provincia di poli logistici di rilevanza internazionale. Le figure richieste dal territorio risultano pertanto principalmente quelle tecniche nei settori della meccatronica, automazione, elettrotecnica, informatica, logistica e chimica.
Un significativo settore di interesse è anche quello professionale legato alla manutenzione e assistenza tecnica degli impianti. I profili maggiormente richiesti nel territorio piacentino sono strettamente legati agli indirizzi dell’ISII Marconi, come si evince dal grafico seguente.
Secondo il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, a settembre 2018 su 415mila posizioni di lavoro programmate dal settore privato, 139mila (una su tre tra tutte quelle disponibili) sono per i diplomati e 126mila per le qualifiche professionali.
Molte delle indicazioni fornite dall’analisi mensile di Excelsior trovano conferma anche nelle previsioni a medio termine di Unioncamere. Queste ultime mettono in evidenza come le prospettive occupazionali premieranno, tra il 2018 e il 2022, soprattutto chi possiede una laurea o un diploma. Il 30% delle opportunità di lavoro, infatti, è destinato ai laureati e il 31%, invece, ai diplomati.
Sempre secondo la ricerca Excelsior, i giovani possono avere più opportunità innalzando sempre più il livello della propria preparazione e arricchendola con ogni possibile esperienza lavorativa. Le professioni con maggior difficoltà di reperimento per i giovani sono riportate nella tabella seguente:
Professioni richieste |
% difficile reperimento |
Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche |
60% |
Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche |
52% |
Progettisti, ingegneri e professioni assimilate |
49% |
Operai specializzati in altre attività industriali |
48% |
Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione |
47% |
Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici |
46% |
Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori |
44% |