L'appello di una ex-studentessa

"Ragazze, all’Isii come me" testimonial anti-pregiudizi dopo il diploma da perito

Caro direttore, sono una ex-studentessa fresca di diploma conseguito presso l’ISII di Piacenza al corso serale. “Libertà” si è già occupata di seguire i nostri passi fino alla maturità e personalmente ho apprezzato la vostra sensibilità circa la tematica dell’istruzione femminile negli Istituti Tecnici. Quindi vi contatto per esprimere un mio desiderio. Sabato 7 dicembre (domani-ndr) si svolgerà presso il mio ex Istituto la giornata di “Scuola aperta”, occasione nella quale la scuola mostrerà alla cittadinanza il meglio di sé e metterà a disposizione le sue personalità per indirizzare al meglio i ragazzi nella scelta della scuola superiore. In concomitanza con questo ci sarà anche il convegno “Il futuro è qui”, occasione anch’esso per far entrare nell’atmosfera che circonda questo istituto di Piacenza.

Quello che però mi sta maggiormente a cuore, da perito meccanico DONNA, è fare un appello alla cittadinanza, soprattutto ai genitori dei ragazzi che attualmente sono in terza media, ma non a quelli dei maschietti, piuttosto ai papà e alle mamme delle femmine: portate le vostre ragazze a visitare la scuola! So che non è facile in un mondo maschilista pensare ad una donna in un ruolo tecnico, ma il pregiudizio che aleggia intorno a questi indirizzi rimane solo questo. Durante i miei studi sono stata accolta, voluta bene, seguita, integrata, accompagnata, ma soprattutto sostenuta.

Il preside Mauro Monti crede molto nelle “quote rosa” al punto da aver istituito insieme alla famiglia Binelli un premio dedicato alle migliori due studentesse della scuola: durante l’assegnazione della borsa di studio dello scorso anno scolastico, il direttore ci ha mostrato le percentuali di presenze femminili nei vari corsi dell’Istituto. Ho notato con dispiacere che noi donne perito meccanico siamo solo l’1% del totale, nonostante i nostri risultati siano migliori dei compagni maschi.

Questo anche perché si pensa erroneamente che il perito andrà a fare il meccanico, quello con la tuta e sporco di grasso, che smonta pezzi di un motore. E allora si dice: “Ma ce la vedi tu una donna a fare quel lavoro?”. Partendo dal presupposto che una donna può fare quello che vuole, limiti fisici permettendo, il perito non è un meccanico, ma un progettista, a metà strada tra un operaio e un ingegnere, quindi nulla che una donna gracilina non possa fare. L’ingrediente vincente, e io ne sono la prova, è la testa, l’intelligenza, l’acutezza, ma prima di tutto la passione! Quindi se dovessi chiedere a Babbo Natale qualcosa per Natale, sarebbe vedere quest’anno a “scuola aperta” i visi sorridenti di tante bambine a cui passare il testimone. La ringrazio dello spazio che mi ha dedicato. La perito meccatronico

Lisa Pisani

La Risposta del Direttore di Libertà

C’è veramente poco da aggiungere a una lettera così bella, insolita, piena di consapevolezza del ruolo cruciale - mi viene da dire magico - che svolge la scuola nella vita delle persone. La giovane Lisa, fiera del suo diploma di perito meccatronico, vuole letteralmente bene all’ISII che le ha dimostrato come si abbattono i pregiudizi e come si aprono opportunità di lavoro un tempo vietate alle donne.

Nelle sue parole c’è il riflesso di un’eccellenza piacentina, perché l’Isii interpreta al meglio, con serietà, il ruolo di ponte tra istruzione e mondo del lavoro. Le aziende lo sanno, considerano questo istituto un alleato nel preparare i tecnici di cui il sistema produttivo piacentino ha bisogno, e quest’alleanza non è fatta di chiacchiere ma - per esempio - di scelte impegnative anche economicamente come la donazione di un’aula tecnologicamente all’avanguardia.

Lisa vuole bene anche ai ragazzi, soprattutto alle ragazze, più giovani di lei. E si offre come testimonial per convincerle a guardare con fiducia a un lavoro da perito, che lei definisce (stupendo!) una figura "a metà strada tra un operaio e un ingegnere". Sottoscrivo il suo appello ai genitori che stanno interrogandosi in queste settimane con i loro figli e figlie sul dopo terza media. Fate un salto domani all’ISII. (L’anno scorso io stesso per curiosità ho partecipato a qualcosa di simile, se ben ricordo era il “rendiconto” dell’anno, e garantisco che ne è valsa la pena).

Pietro Visconti

Dal quotidiano Libertà - Venerdì 6 dicembre 2019