La "Fame di Tecnici"

LE TESTIMONIANZE DI AZIENDE E DI CHI HA INIZIATO A 17 ANNI UN PERCORSO IN IMPRESA

La “fame” di tecnici "Ragazzi ecco le vie per un lavoro sicuro"

Dal 7 e fino al 31 gennaio le famiglie di circa 2.500 ragazzi piacentini si troveranno di fronte all’importante scelta dell’indirizzo scolastico dalla quale discenderà anche il futuro professionale dei nostri giovani. "In questo momento - afferma il direttore di Confindustria Piacenza Cesare Betti - ci permettiamo di portare il nostro contributo per far conoscere il tessuto produttivo locale e le conseguenti opportunità occupazionali. Il nostro è un territorio vocato alla manifattura e in particolar modo alla meccanica, che è in grado di offrire percorsi lavorativi e di carriera molto interessanti in ambito tecnico a tutti i livelli di formazione: dal professionale all’università. Sempre di più le aziende si mettono a disposizione della scuola utilizzando i diversi strumenti che consentono di effettuare momenti di alternanza strutturati. Uno di questi è sicuramente l’apprendistato di primo livello. E’ uno strumento molto efficace, soprattutto per gli indirizzi professionali, che sono molto richiesti dalle nostre aziende ed ingiustamente trascurati nelle scelte formative".

"Motridal, afferma Elena Dallavalle amministratore delegato, è un’azienda che opera nel settore meccanico con importanti commesse in molte parti del mondo. Abbiamo bisogno di figure sempre più specializzate per affrontare la competizione globale per far fronte alle sfide dei Paesi emergenti. Abbiamo creduto fin da subito nella possibilità di sperimentare l’apprendistato di primo livello, esperienza per noi molto positiva e crediamo possa rappresentare un’utilissima integrazione tra aula e azienda. Tutto ciò in una logica di formazione integrale della persona. Questo è quello che fa la vera differenza".

"Al Marconi - commenta il preside Mauro Monti - crediamo molto al valore formativo del lavoro. Si impara facendo e si ricorda meglio quello che si è imparato. Al Professionale in particolare la formazione sul campo è decisiva. Per questo ci siamo messi sulla strada innovativa e impegnativa dell’apprendistato: per due anni si viene a scuola con un orario ridotto, si fa formazione in azienda e si lavora come apprendisti. Alla fine si va all’esame con una preparazione robusta per la maturità, un po’ di stipendio anticipato in tasca e già due anni di contratto nel curriculum vitae".

Federico Calamari è uno studente di quinta dell’Ipsia Marconi, indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica, che dallo scorso anno è anche un apprendista della Casalini, storico produttore di veicoli leggeri. "Entrare nel mondo del lavoro a 17 anni è una grande opportunità. L’apprendistato mi ha messo alla prova. Ho potuto arricchire le mie conoscenze professionali e personali; ho capito l’importanza del lavoro di squadra. Nella Casalini ho trovato un ambiente di lavoro stimolante e dinamico dove il datore di lavoro e i colleghi mi hanno fatto sentire a mio agio."

Dal quotidiano Libertà - lunedì 14 gennaio 2020

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