Eduscopio 2020
Anche quest’anno la Fondazione Agnelli pubblica i dati, scuola per scuola, sull’andamento dei diplomati italiani nel mondo del lavoro e all’università. Ancora positivi i risultati dell'ISII Marconi, sia sul versante lavoro, sia su quello degli studi post-diploma. Netto il miglioramento sui già buoni risultati occupazionali e si conferma che anche all’università i nostri diplomati danno esami e sanno affrontare senza perdersi gli studi superiori.
Ecco alcuni dei numeri più significativi:
83,3: è la percentuale dei periti che non si iscrivono all’università e che, nei due anni successivi al diploma, lavorano con continuità (almeno 6 mesi contrattualizzati sui primi due anni).
79,8: è la percentuale dei diplomati del professionale che lavorano con continuità. Entrambi i dati (che si riferiscono al periodo 2015-2019) sono in significativo miglioramento dopo un periodo di flessione. La media dei tecnici nella provincia.
L’occupazione si conferma “vicina” perché la distanza media da casa al lavoro è di 11 chilometri. Il primo contratto significativo (almeno un mese) viene stipulato mediamente dopo 131 giorni dal diploma per il tecnico e dopo solo 84 giorni per il professionale.
40 è la percentuale dei nostri periti si iscrive all’università con netta preferenza per gli indirizzi tecnici (soprattutto ingegneria) al 53% e scientifici al 24%. Solo il 7% degli studenti immatricolati non supera gli esami del primo anno; il dato è allineato con quello dei licei scientifici del territorio che hanno una percentuale di insuccessi all’università compresa tra il 2% e il 9%.
La seguente figura riassume i dati relativi all'ISII Marconi forniti dalla edizione 2020-2021 di Eduscopio.
Per una lettura più analitica dei dati si rimanda a https://eduscopio.it/