Donne e Istituti tecnici

Donne e istituti tecnici "Nel 1962 ero l’unica studentessa al Marconi"

SCELTA CONTROCORRENTE GRAZIE ALLA “TENACIA DELLA MAMMA” "BISOGNA MUOVERE LE MANI PER METTERE IN MOTO IL CERVELLO"

E’ stata la prima donna in assoluto a frequentare l’Istituto tecnico industriale Marconi: la dottoressa Giovanna Colla nel ‘62 si presentò alla porta del preside Modonesi, insieme alla mamma Stefanina Felloni per chiedere l’iscrizione. "Per la verità non fu facilissimo" sorride Giovanna ricordandolo ora. "Fu grazie alla tenacia di mia madre che alla fine mi ammisero a frequentare la scuola che allora era scelta unicamente da maschi. Ero esonerata dal fare ginnastica perché non c’erano insegnanti e spogliatoi per le femmine e in gita doveva venire una docente donna. Il preside cercò di dissuadere mia madre perché era preoccupato per il carico di lavoro (tra lezioni la mattina e rientri pomeridiani) e pensava non lo sopportassi".

Fu quindi sua madre a farle da guida nella scelta delle superiori?

"Il merito fu di mia madre, che era una manager avanzatissima, determinata e intelligente (la compianta signora Felloni insieme al marito creò il caseificio Colla, oggi un colosso nella produzione di Parmigiano e Grana, ndr). Non si arrendeva facilmente: d’altra parte ha portato avanti un’azienda e cresciuto 8 figli".

Immagino che la sua iscrizione al Marconi, una volta accettata, non passò inosservata.

"Venne un giornalista di Libertà ad intervistarmi e io, quando mi chiese del mio sogno, ingenuamente e piena di entusiasmo, risposi: “Voglio trovare la cura per il tumore".

Dopo il biennio comune al Marconi, lei completò gli studi con il triennio specialistico in Chimica a Casalpusterlengo, perché l’indirizzo allora a Piacenza non era ancora attivato.

"Sì , mentre le medie inferiori le avevo fatte a Roveleto di Cadeo, perché noi abitavamo lì , al podere Zappellazzo. Poi scelsi Chimica perché il progetto era di applicarla all’industria alimentare, visto il ramo produttivo in cui erano impegnati i miei genitori: la produzione lattiero casearia".

E il progetto come andò?

"Una volta diplomata creai un laboratorio industriale per l’analisi del latte che veniva conferito al nostro caseificio, ma gli allevatori non la digerirono bene e arrivarono a minacciare mio padre di non conferirgli più il latte. I tempi non erano ancora maturi per quello che oggi è obbligo di legge: l’analisi del latte e relative modalità di controllo igienico-sanitario. Allora erano viste con diffidenza e ritenute vessatorie. Io avevo già trovato collaborazioni con la Facoltà di Agraria di Piacenza, che era già un’eccellenza, nella persona del prof. Bottazzi".

Come si reinventò?

"Mi iscrissi a Biologia indirizzo medico all’Università di Parma, mi laureai nel 1973 e cambiai mestiere. Dopo la laurea coi due anni di specializzazione in Biochimica e Chimica Clinica e quattro anni in ospedale come biologo, potei accedere alla libera professione. Nel ‘77 aprii il laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche qui a Fiorenzuola che ancora guido. Scelsi Fiorenzuola perché ce n’era necessità: allora per un esame del sangue si poteva attendere anche un mese intero".

Tornando ai banchi di scuola, dai compagni era accolta o guardata con diffidenza?

"Mi sentivo coccolata in maniera indescrivibile. Ero in classe con 30 ragazzi. Ricordo che il prof. Platè di Fisica obbligò un mio compagno di classe - Luigi Filipponi futuro campione di lancio del disco - a venirmi a prendere a casa tutti i giorni (io allora abitavo in via San Siro a Piacenza). Era una sorta di guardia del corpo, ma poverino doveva prendere un treno prestissimo perché veniva da Castelsangiovanni e allora chiesi al prof di Chimidispensarlo da quel compito. Lo sostituì con altri due miei compagni di classe".

E lo studio?

"Per me studiare era bellissimo. Ero piena di entusiasmo e curiosità".

Grazie al professore Maurizio Pavesi e a Carlo Magistrali, abbiamo recuperato una foto dell’8 novembre 1964, dove lei compare. Ricorda quel giorno? Venne persino il Ministro Gui.

"Sì, fu per la cerimonia di inaugurazione della statua Techne all’ingresso del Marconi. Erano 1500 gli studenti maschi e vollero che fossi io ad affiancare il ministro per il taglio del nastro e ci fu un guazzabuglio, perché non tutti erano d’accordo che li rappresentasse una donna. Scelsero me e un rappresentante maschio, lo studente Roberto Martini, che era uno degli allievi migliori dell’Istituto".

Donata Meneghelli

Dal quotidiano Libertà - Domenica 10 gennaio 2021

La missione di Lisa "Fare crescere il numero di iscritte"

Sabato sul canale Youtube del Marconi l’incontro su tecnica e talenti femminili

Tempo di iscrizioni alle superiori. Per le ragazze, il rischio è che si precludano delle possibilità di scelta, pensando di non essere tagliate per le materie tecnico – scientifiche. Sabato prossimo alle 15,30 sul canale youtube del Marconi (social ISII) si terrà l’incontro “Tecnica: sostantivo femminile singolare”, ideato dal perito meccatronico Lisa Pisani, con "lo scopo di ampliare la cultura tecnica in ambito femminile".

Lisa, piacentina, 31 anni, da giovanissima si era diplomata in indirizzo socio – psico – pedagogico, ma la sua vera strada la trovò una manciata d’anni fa quando si iscrisse al corso serale dell’ISII Marconi. "Mi innamorai della Meccanica», racconta Lisa che vinse, insieme ad una collega del corso diurno, la Borsa di Studio Gian Paolo Binelli. "Fu durante la cerimonia di premiazione, quando il preside Monti lesse le percentuali delle alunne iscritte in quell’anno (il 7%) che decisi che la mia missione sarebbe stata quella di fare in modo che il numero proiettato sul muro fosse sempre più alto".

Da questo nasce l’area Pink di ISIIGroup, il gruppo degli ex allievi del Marconi, fondato dal professor Maurizio Pavesi e ora presieduto da Gian Luca Andrina (direttore commerciale BFT Burzoni): "il nuovo settore Pink è stato accolto con entusiasmo dalla componente maschile, attenta ad incentivare la parità di genere". All’evento del 16 gennaio interverranno Andrina, Maria Angela Spezia, presidente Piccola Industria di Confindustria Piacenza, presidente Pellicano Onlus, Advisory Board Member STEAMiamoci; Cristina Repetti responsabile Risorse Umane TGR Srl, delegata Education di Confindustria, Advisory Board Member STEAMiamoci, Laura Balestrieri, addetta Controllo Qualità TGR Srl, Antonella Barbieri, coordinatore Infermieristico Assistente Sanitario in pensione, Elena Spelta, proprietaria attività di Commercio e Riparazione pneumatici. L’evento è patrocinato da Confindustria e dall’associazione STEAMiamoci, che hanno accolto con entusiasmo la proposta.

La vicedirettrice di Confindustria Attilia Iesini e Lisa Pisani, perito meccanico

La vicedirettrice di Confindustria Attilia Iesini sottolinea: "Consiglio vivamente alle ragazze scelte di formazione tecnica, perché oggi non ci sono assolutamente più limiti. Le scuole tecniche oggi coniugano la parte tecnico – scientifica e umanistica. Non è una formazione monca ed offre opportunità di lavoro per il nostro territorio molto interessanti anche per le ragazze, senza precludere la scelta universitaria in tutte le facoltà. Oggi la scienza e la tecnica la fanno da padrone e sono ambiti che richiedono creatività, capacità di condivisione, capacità di relazioni, capacità di problem solving, tutte caratteristiche che le donne posseggono in particolare quantità”.

d.men.

Dal quotidiano Libertà - Domenica 10 gennaio 2021

Le “quote rosa” oggi sono 113 (il 6,7%) ma l’onda sta crescendo senza sosta

I NUMERI DELLA POPOLAZIONE STUDENTESCA

Le studentesse dell’ISII Marconi sono oggi 113 con una prevalenza di scelte sull’indirizzo chimico (49) dove in alcune classi le ragazze sono addirittura la maggioranza. Non mancano però rappresentanti dell’universo femminile ad informatica (31), meccanica (14) elettrotecnica /automazione (9) e logistica (8).

Complessivamente la popolazione femminile è ancora una piccola minoranza (6,7%) anche se in incremento (nelle prime si sfiora complessivamente il 10%). "Si tratta di una situazione pesantemente inadeguata a quella che oggi è una situazione del mondo lavorativo che, con lo sviluppo delle tecnologie, ha sicuramente aperto alla presenza femminile nelle officine e nei laboratori", sottolinea Lisa Pisani, perito tecnico diplomatasi al Marconi e referente di Area Pink per la promozione tra le ragazze delle discipline tecniche.

La popolazione scolastica dell’istituto di istruzione superiore diretto dal preside Mauro Monti è oggi di 1700 persone per 6 indirizzi (oltre ai citati c’è l’indirizzo manutenzione per il professionale). Negli ultimi 4 anni il Marconi ha diplomato mediamente 240 periti all’anno (75 meccanici, 65 informatici, 45 elettrotecnici, 20 chimici) e 35 manutentori. Nel 2022 usciranno i primi 55 periti logistici e i 25 in automazione. Sono oltre 700 gli stage attivati ogni anno con oltre 500 aziende ospitanti.

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Dal quotidiano Libertà - Domenica 10 gennaio 2021