Erasmus all'ISII

Ormai da due anni l'ISII Marconi ha ottenuto l'accreditamento Erasmus Plus per il settore professionale VET presso l'Agenzia Nazionale INAPP ed ha iniziato ad inviare alcuni dei propri studenti a svolgere stages aziendali presso aziende estere di Germania, Spagna ed Irlanda.

Si tratta di una opportunità straordinaria per gli allievi del nostro Istituto che certamente contribuisce ad aumentare le loro possibilità occupazionali future come testimonia l'esperienza di Alessandro Prati un nostro ex-allievo dell'indirizzo Informatica che ha svolto una mobilità Erasmus Plus di tre settimane presso una azienda di Berlino nel mese di febbraio 2022.

Qui di seguito si riporta l'articolo dedicato alla esperienza di Alessandro che ITKAM, la Camera di Commercio Italiana per la Germania,  ha recentemente pubblicato sul proprio sito web istituzionale e nei propri canali social.

ERASMUS+ MIGLIORA LE ASPETTATIVE OCCUPAZIONALI FUTURE
La testimonianza di un partecipante

Anche quest’anno ITKAM – Camera di Commercio Italiana per la Germania è impegnata in progetti di mobilità Erasmus+ in collaborazione con diverse scuole italiane, per le quali svolge la funzione di ente intermediario.

Il programma Erasmus+ sta avendo sempre più successo tra i giovani. Non per niente, su un campione di 2.795 studenti (analisi effettuata dall’Agenzia Erasmus+ INAPP) emerge che il 98,4% non ha dubbi nel consigliarne ad altri la partecipazione.

Perché gli studenti sono così propensi nel raccomandare questo tipo di esperienze? I risultati di alcune ricerche ci aiutano a capire nel concreto quali vantaggi si possono ottenere.

Erasmus+ e gli effetti sull’occupazione

Secondo Indire, che ha condotto la propria indagine su un campione di 1.412 giovani, diviso a metà tra chi ha partecipato ad un programma di mobilità europeo e chi invece viene definito “non mobile”, i dati parlano chiaro: il 98% dei “ragazzi mobili” ha riscontrato una crescita personale, in particolare rispetto all’acquisizione della lingua (55%), all’apprendimento di metodologie di studio (31%), alle relazioni instaurate con altre culture (19%) e alle competenze specifiche acquisite (19%).

Il valore aggiunto, non sottovalutabile, si verifica anche a livello lavorativo: come dimostrano le statistiche, chi ha preso parte ad esperienze di studio o di tirocinio all’estero durante la propria carriera universitaria risulta disoccupato nel 6% dei casi contro il 18% di chi invece non è partito.

Per circa un terzo dei laureati partecipanti ad un progetto Erasmus, il primo impiego è già un lavoro a tempo indeterminato, mentre l’87% di questi riceve fin da subito un contratto a tempo pieno. Esistono ovviamente differenze sostanziali in base all’indirizzo di studio: la percentuale di laureati che usufruiscono di questi vantaggi risulta essere più alta per gli studi economici (89% di prima occupazione, 96% di occupazione attuale), seguono gli studi ingegneristici (89% di prima occupazione, 92% di occupazione attuale) mentre chiudono la classifica gli studi umanistici (66% di prima occupazione, 79% di occupazione attuale).

Molti dei ragazzi mobili, sono più propensi ad impegnarsi in un’organizzazione con orientamento internazionale, ottengono più facilmente il primo impiego (53%), hanno prospettive di carriera a lungo termine (53%) e vengono più facilmente assunti in ambiti strettamente legati alle proprie conoscenze accademiche (41%).

 La testimonianza di un ex partecipante

Testimone di questa esperienza è Alessandro Prati, ex studente dell’ISII Marconi di Piacenza partecipante al programma di tirocinio Erasmus+ in collaborazione con ITKAM, assunto poi con un contratto di lavoro Part-time da Port Zero, azienda presso la quale ha lavorato nel periodo di tirocinio.

Di seguito un suo personale commento rispetto all’esperienza vissuta in prima persona:

Durante il mio quinto anno di superiori ho avuto la fortuna di poter fare un’esperienza di stage all’estero, una bellissima opportunità per me per imparare nuove cose e incontrare persone diverse. Grazie a questa esperienza ho conosciuto Port-Zero, un’azienda informatica che lavora nell’ambito della sicurezza informatica e dello sviluppo software.

Devo dire che ho notato subito la professionalità di tutti i dipendenti dell’azienda. Sin dal primo giorno mi hanno affidato alcuni lavori di sviluppo da portare a termine. Ho potuto sperimentare concretamente ciò che avevo appreso in teoria a scuola, mettendo in pratica le mie conoscenze informatiche e le mie abilità nella scrittura di codice.

Lo stage si è svolto per tre settimane e nel corso di questo periodo ho avuto l’opportunità di lavorare su vari progetti, sviluppando codici e algoritmi, gestendo database e creando interfacce utente. Ho lavorato a stretto contatto con altri sviluppatori, imparando da loro e condividendo le mie conoscenze con il resto del team.

Dopo la conclusione dello stage, Port-Zero mi ha proposto di continuare la collaborazione con loro durante il mio percorso universitario, una proposta allettante che ho prontamente accettato. Conciliare il lavoro in Port-Zero con gli studi universitari si è rivelato complesso inizialmente, ma grazie alla flessibilità dimostrata dai miei colleghi e dal mio team è stato possibile trovare un buon compromesso che mi permetta di seguire i miei impegni universitari e lavorativi.

Devo dire che il mio lavoro in Port-Zero è diventato per me una grande passione. Nonostante abbia poco tempo libero, mi piace molto l’ambiente in cui mi trovo e sono soddisfatto di lavorare in un team che mette il massimo impegno e competenza nel proprio lavoro.

Una delle cose che mi ha colpito maggiormente riguardando il mondo del lavoro in Germania, rispetto all’Italia, è l’attenzione verso l’organizzazione e la puntualità. Nel mio ambiente lavorativo, infatti, ho notato una grande precisione e serietà nel rispetto degli impegni e delle scadenze stabilite. Questo mi ha permesso di crescere molto anche sotto questo punto di vista, acquisendo maggiore serietà e precisione nella pianificazione delle attività.

Sono grato di aver continuato a lavorare in Port-Zero dopo lo stage, perché mi ha permesso di acquisire ulteriori competenze e di crescere professionalmente in un ambiente altamente qualificato e stimolante. Non posso che ringraziare il mio team per il supporto e la fiducia dimostrata nei miei confronti.

Redazione di  ITKAM